Il WRC sbarca questo fine settimana in Sud America: il Rally del Cile sarà teatro del terzultimo appuntamento del mondiale 2024. Si riaccende la lotta al vertice della classifica piloti tra il leader Thierry Neuville, il suo compagno di squadra Ott Tanak ed il portacolori Toyota Sebastien Ogier.
NEUVILLE PRUDENTE – Dall’alto dei suoi 34 punti di vantaggio nei confronti di Tanak, Neuville può permettersi il “lusso” di gestire. In Cile la posizione di partenza sarà ancora una volta un cruccio per il belga, ma con soli 3 rally ancora da disputare, Thierry può cominciare a prendere in mano un pallottoliere e farsi due conti.
Gli sterrati cileni non sono terreno di caccia favorevole, ripetere l’exploit dell’Acropoli sarà molto difficile, considerando un Tanak mai domo ed un Ogier sempre combattivo sotto ogni punto di vista. Per Neuville si prospetta un weekend in difesa, nell’attesa di un Central European Rally che, per superficie e storia recente, sembra terreno ben più favorevole per il #11 di Hyundai.
“Cercheremo di spingere in questo fine settimana e portare a casa più punti possibili. Il nostro obiettivo principale è mantenere un buon vantaggio in classifica. In questi ultimi tre round dovremo essere bravi nella gestione del divario. Dobbiamo lasciare il Cile nel migliore dei modi prima di affrontare gli ultimi due rally su asfalto dove sappiamo di poter fare bene.”
TANAK A CACCIA – Dall’altra parte del box, Ott Tanak non molla la presa. L’iridato 2019 sa che finché la matematica glielo permette è suo compito lottare per il titolo piloti e aiutare Hyundai a vincere il terzo alloro tra i costruttori.
Sfida aperta dunque, soprattutto su queste strade dove Tanak ha trionfato l’anno scorso a bordo della Ford Puma Rally1 e dove questo fine settimana ha tutta l’intenzione di ripetersi.
Per quanto tra i due non scorra buon sangue, Tanak ha avuto parole di elogio per la stagione del suo compagno di squadra: “Thierry è stato decisamente forte quest’anno, forse anche più forte del previsto. Ha sofferto molto dovendo pulire quasi sempre le strade, ma è riuscito a sopportare la maggior parte delle difficoltà. C’è stato un errore in Sardegna ma nel complesso ha affrontato bene le sfide più difficili ed è riuscito a rimanere positivo nonostante tutto.”
“L’ultima volta che siamo stati in Cile, le strade erano molto abrasive, il che era difficile per la gestione dei pneumatici. E’ un evento impegnativo per i piloti, in quanto presenta un mix tra sezioni veloci e lente, simile alla Finlandia. Il meteo può essere un fattore in questa gara, anche il feeling con la macchina deve essere molto alto se vuoi ottenere un buon risultato. Come sempre, punteremo alla vittoria.”
OGIER CON L’ASTUZIA – Part-timer di lusso, tre vittorie in stagione e molta costanza hanno permesso al plurititolato francese di essere in corsa per il titolo, pilota giocoforza di punta di una Toyota orfana di Rovanpera e “tradita” da un Evans che anche quest’anno ha dimostrato i suoi limiti ed il poco feeling con la Yaris Rally1.
All’Acropoli l’uomo di Gap ha provato a destabilizzare Neuville dal punto di vista psicologico, tallone d’Achille di sempre del belga, mettendo non poco pepe in un WRC abbastanza piatto senza di lui e recitando la parte del “cattivo”, ma la storia è andata in modo diverso. Quale sarà il suo approccio in Cile e cosa dovrà inventarsi per recuperare quei 38 punti che lo separano da Neuville?
“In Grecia le cose non sono andate nel modo in cui speravamo e i distacchi in entrambi i campionati si sono spostati nella direzione sbagliata, ma non ci arrenderemo e continueremo a dare il meglio di noi in questi ultimi tre round della stagione per ribaltare la situazione. Non ero in Cile l’anno scorso, ma i miei ricordi del 2019 sono di un evento con tappe piacevoli da guidare, così come una buona atmosfera come spesso accade quando andiamo in Sud America. Quindi sono felice di tornarci. Alcune prove saranno totalmente nuove per me, ma questa sfida non mi spaventa.”
Appuntamento tra due giorni, quando la gara prenderà il via con la disputa dello shakedown.