foto di Red Bull Content Pool

Tra poco meno di venti giorni sarà aria di Safari. Terzo appuntamento del WRC, mette subito i paletti in uno degli eventi più duri del calendario. Una gara “spaccamacchine” che impone accuratezza in ogni dettaglio, soprattutto nella gestione del mezzo. E’ chiaro che siamo ben lontani dai vecchi Safari, ma le strade del Kenya risultano sempre infime. La gara si svilupperà tra Nairobi e Naivasha, con la consueta Super Speciale d’apertura il giovedì e un primo passaggio sugli otto chilometri di Mzabibu. Il venerdì sarà il giorno decisivo, aprendo la giornata con i temuti 32km di Camp Moran; i piloti faranno levataccia, con la prima vettura partente alle 07:28. Il resto della mattinata si svilupperà tra le tre prove speciali di Loldia – Geothermal – Kedong, con il corrispettivo loop pomeridiano.

Il sabato sarà la giornata più lunga con 147km di speciali, tra Sleeping Warriors ad aprire i due loop con i suoi 26km; Soysambu invece li chiude con poco meno di trenta chilometri. La domenica sarà la parte conclusiva della corsa, dove Hells Gate farà da Power Stage. Le condizioni meteo saranno cruciali, dove la pioggia potrà rendere le cose molto complicate oltre ad ipotetici annullamenti.

Al via al momento sono trentanove gli equipaggi. Presente tutta la schiera di Rally1, meno Sebastién Ogier e Martins Sesks. Dalla “riesumazione” del Rally Safari nel 2021 dopo diciannove anni di stop, Kalle Rovanpera e Sebastién Ogier si sono alternati alla vittoria, con il finlandese che ha sollevato la coppa dal gradino più alto del podio nel 2024. Il pilota Toyota è ancora una volta sotto i riflettori, per la sua dubbia prestazione d’inizio stagione. Il binomio Rally1 no-ibrido e Hankook non calzano a pennello al due volte iridato, dove non ha brillato nell’asfalto monegasco e nelle nevi svedesi. Un banco prova decisivo per lui nella terra sconnessa africana, nel terzo appuntamento mondiale. Vetture e gomme invece che sembra abbiano risvegliato Elfyn Evans. Il reset della stagione 2025 ha giovato ad “Elfo” che dopo un buon secondo posto al Montecarlo, firma un’importante vittoria in Svezia. Meritata, svolgendo una gara da manuale e facendo pieno punti. E’ l’uomo del momento?

Ma non solo: all’interno del team Toyota sembra che l’aria sia cambiata e anche Takamoto Katsuta ha iniziato a sorprendere con un podio sulle nevi. Sappiamo che il giapponese ha sempre dimostrato ottima velocità in Svezia, ma il modo di affrontare queste prime speciali ha impressionato anche lo stesso Kalle Rovanpera. Buone impressioni anche di Adrien Fourmaux, che tralasciando il misfatto dell’errore con conseguente multa, sta dimostrando le proprie capacità e margine di crescita. Ott Tanak è sempre sul chi va la: l’estone è veloce e lo sappiamo. Tuttavia l’inizio stagione per lui è sempre decisivo per avere un quadro dell’andamento durante l’anno. Dovrà sicuramente redimersi dalla stagione 2024. Cosa invece che non deve fare Thierry Neuville, che dopo aver coronato il sogno dovrà difendere con le unghie e con i denti lo scettro conquistato.