Abbiamo pensato di intitolare così la nostra nuova rubrica. Come sappiamo la Parigi-Dakar nel territorio africano, ha un posto ben marcato nei cuori degli appassionati. Per questo motivo, volevamo un nome un po’ romantico e che richiamasse il deserto: Granelli di Dakar.
Ebbene sì, perché come diceva il nostro caro amico Aldo i rally non sono fatti solo di numeri, c’è cuore, determinazione, rabbia, felicità e tante altre emozioni che probabilmente non possono nemmeno essere spiegate a parole. In questo frangente lasceremo da parte la vena tecnica, numerica e razionale per dare spazio a ciò che siamo: Appassionati.
Ci viene in aiuto un grande, uno che di Dakar ne ha viste tante e ne ha passate tante:
Gianni Lora Lamia.
I più attenti avranno già sentito questo nome, che ha solcato le più belle prove speciali tra le sabbie africane e non solo. Altri sicuramente avranno già udito la sua voce, che insieme ad Andrea Nicoli e Nicola Villani ci hanno deliziato ai recap di giornata su Eurosport.
Gianni ha un bagaglio d’esperienza invidiabile. Aver corso con alcuni dei più grandi piloti di tutti i tempi e riuscendo addirittura a dargli del filo da torcere dietro il volante, rende il bagaglio d’esperienza di Gianni davvero invidiabile. Granelli di Dakar vuole ripercorre quelle gesta passate in secondo piano e che forse, nessuno ha mai sentito. Il deserto è immenso, sconfinato. Eppure, senza quei piccoli granelli ammassati tra di loro non esisterebbe. Non sarebbe così grande. Le storie, come quelle di Gianni, sono quei granelli. Uno dopo l’altro hanno formato la grandezza della Dakar.
“I veri eroi sono i privati ed i piloti non ufficiali.”
È la verità. Si passerebbero ore ad ascoltare le gesta di questi piloti, che con ogni mezzo possibile volevano raggiugere il famoso Lago Rosa. Gianni è qui per questo, portandoci in macchina con lui, ripercorrendo chilometri e chilometri di ricordi.
Sedetevi con noi, aprite il vostro roadbook delle emozioni e lasciatevi trasportare dai racconti di Gianni Lora Lamia del deserto che fu.