Sebastien Ogier sale in cattedra al Rally Italia Sardegna. L’otto volte iridato, coadiuvato dal fido Vincent Landais, conclude la prima giornata di gara issandosi in cima alla classifica generale con la sua Toyota Yaris Rally1, davanti alle due Hyundai di Adrien Fourmaux e Ott Tanak.
Nella festa di Hyundai, spunta ancora una volta Ogier! Dopo aver concluso in modo vincente l’avventura in Portogallo, il francese, mai sazio, mette in riga tutti anche in Sardegna. Il copione, almeno all’inizio, pareva diverso, con un Thierry Neuville in grande spolvero, seguito dai propri compagni di squadra, ma il venerdì sardo regala dolori al Campione del Mondo in carica e gioia al vecchio leone.
Thierry è stato uno dei protagonisti delle prime battute, ma la temibile prova 5, Telti – Calangianus – Berchidda, che aveva mietuto molte vittime già in mattinata, è stata fatale per il belga, autore di un errore ed estromesso dalla classifica generale. Amaro ritiro per Neuville, considerata soprattutto la verve messa sugli sterrati fino a quel momento. Doveva essere il rally della riscossa dopo un inizio di campionato deludente, sembra invece il definitivo saluto ad una conferma iridata che, drammaticamente, si allontana di gara in gara.
Auto-eliminatosi il problema Neuville, per Ogier gli scogli da superare indossano ancora le vesti di Alzenau. Adrien Fourmaux, leader del mattino e di metà pomeriggio, abdica in favore dell’uomo di Gap nell’ultima speciale. Ogier vince la prova davanti a Rovanpera, con il francese di Hyundai terzo ma in ritardo di 6,7″, tanto basta per permettere a Ogier di scavalcare nella generale sia lui che Ott Tanak, più lento di 10,7″ e ora costretto ad inseguire il nemico-amico di 7,3″. Un sorpasso importante anche dal punto di vista tattico, in quanto il #17 di Toyota potrà contare su una posizione di partenza molto più favorevole, considerate le condizioni degli sterrati di Sardegna.
Kalle Rovanpera più di tutti ha faticato nella mattinata, proprio per lo sporco presente sulla superficie. Non a caso il finlandese, che partiva davanti insieme ad Elfyn Evans, è quello che ha patito maggiormente il loop mattutino, salvo poi intervenire sul setup della Yaris ottimizzandone il feeling, unito ad una condizione del percorso che è andata via-via migliorando. Rovanpera si è detto felice della sua giornata di gara se rapportata alla propria posizione di partenza. Il quinto posto attuale soddisfa il bi-campione 2022-2023, benché la classifica reciti un ritardo da recuperare su Ogier di circa 22″.
Tra lui ed il terzetto di testa si infila l’altra Toyota di Sami Pajari, autore fino a questo momento di una prestazione solida e di spessore. Pajari è stato lontano dai guai, ha sfruttato i problemi altrui e può andare a letto con un quarto posto che fa ben sperare. Il Campione WRC2 in carica è chiamato ad ottenere un risultato importante dopo qualche svarione di troppo, sia per il team che per lui in ottica decisioni future.
Il sesto posto è di Elfyn Evans, poco brillante ma c’era da aspettarselo. Partire davanti a tutti in Sardegna non è mai semplice, chiudere la giornata in questa posizione è immensamente prezioso. Il gallese lo sapeva che i risultati ottenuti ad inizio stagione sarebbero stati fondamentali per il prosieguo della stagione, soprattutto in eventi come questi dove è più importante difendersi che attaccare. Anche lui “ringrazia” Neuville per l’uscita e cerca di limitare il distacco da Rovanpera, davanti a lui di una sola posizione ma forte di un vantaggio che sfiora i 50″. Sarà difficile andare a prendere i suoi avversari, ma Evans può lavorare di intelligenza cercando di rischiare il meno possibile e magari sfruttare qualche errore di troppo dei rivali.
Takamoto Katsuta è settimo, ma anch’egli ha rischiato di salutare la compagnia nella speciale numero 5. Il giapponese ha poggiato la sua Yaris su un fianco e deve ringraziare la compagnia della spinta se è riuscito a proseguire questo Rally Italia Sardegna. Il settimo posto sembra più un regalo che un merito, da lui ci si aspettano sempre ben altre prestazioni.
M-Sport finisce dietro la lavagna. Tutte le macchine, tutti i piloti, hanno avuto problemi o incidenti. Partiti questo pomeriggio con il solo Serderidis a “tenere alta” la bandiera, anche il greco è incappato in un mezzo capottone che lo ha quasi estromesso dalla gara. Riuscito a proseguire, ma lontanissimo dal vertice. Difficile commentare la prestazione di un team decisamente allo sbando, e se anche Martins Sesks tradisce le aspettative, bisogna solo fermarsi e capire che così non si può andare avanti.
L’ottava posizione è della Skoda Fabia Rally2 di Nikolay Gryazin, seguito dal leader di WRC2 Emil Lindholm su vettura gemella. Decimo è Yohan Rossel su Citroen C3 Rally2.
La giornata di sabato del Rally Italia Sardegna prevede la disputa di altre tre prove speciali, da ripetersi due volte, per un totale di circa 120 Km. Si parte da Coiluna-Loelle, per poi dirigersi al Monte Lerno. Il programma si conclude con la Tula-Erula.