Sebastien Ogier, un uomo solo al comando del Rally di Sardegna (Jaanus Ree - RedBull Content Pool)

Sebastien Ogier conferma la leadership del Rally di Sardegna, sesto appuntamento del mondiale WRC 2025. Il francese, leader della prima giornata, allunga il suo vantaggio nelle tre prove disputate questa mattina, davanti a Ott Tanak e Kalle Rovanpera, salito in terza posizione dopo che Adrien Fourmaux, secondo ieri, è incappato in una foratura prima e in una uscita di strada poi.

Resta solo Tanak a combattere contro la corazzata Toyota. Ieri è stato Thierry Neuville ad alzare bandiera bianca, a causa di un errore che lo ha estromesso dai giochi quando era leader della classifica. Oggi invece è Fourmaux la vittima eccellente di giornata. Il francese infatti ha subito una foratura sul Monte Lerno perdendo più di tre minuti, accusando successivamente un ulteriore minuto di distacco per una uscita di strada sulla prova conclusiva del loop.

Ne beneficiano Tanak che guadagna una posizione, ma soprattutto Kalle Rovanpera ora sul gradino basso del podio. Difficile però che il finlandese possa andare a prendere Tanak: il divario tra l’estone ed il finlandese si attesta sui 22,5″, forse troppi per pensare ad un sorpasso, ma in questo Rally di Sardegna ci si può aspettare di tutto.

Nel frattempo, Ogier si gode la vetta. L’uomo di Gap ha voglia di vincere questo Rally di Sardegna, dopo averlo perso numerose volte sul filo di lana conto Neuville prima e Tanak poi. La direzione che sta prendendo la sua gara sembra metterlo in una situazione più di agio rispetto al passato. Due prove vinte su tre, la seconda invece tempo imposto causa i problemi avuti da Fourmaux e la polvere che lo ha rallentato, lo pongono a metà giornata con un vantaggio di 15″ da gestire su Tanak. Non troppo, ma neanche troppo poco.

Dietro di loro, il nulla o quasi. Sami Pajari si mantiene in quarta posizione, superato da Rovanpera e quasi a rischio ritiro sulla Tula-Erula. Il finlandese è stato bravo e fortunato, ma il rischio corso ed il vantaggio di oltre un minuto nei confronti di Elfyn Evans (quinto), suggeriscono un approccio prudente per quello che sarebbe comunque un risultato molto importante e di prestigio.

Evans, come detto, è quinto assoluto. Non si può davvero chiedere di più al gallese, che ringrazia l’ennesima debacle degli uomini Hyundai per scalare la graduatoria. Per come era partita la gara e per le difficoltà degli sterrati sardi, questo Rally di Sardegna può far sorridere. Di certo, il pericolo più grande per la lotta all’iride arriverà dai suoi compagni di squadra, non da una Hyundai che dovrebbe seriamente pensare a puntare sull’unico cavallo Tanak.

Sesto è Takamoto Katsuta con la quarta Toyota Yaris, seguito dalla prima Rally2 di Nikolay Gryazin. Emil Lindholm è ottavo saldamente al comando della graduatoria di WRC2, grazie anche al ritiro di Yohan Rossel per un problema allo sterzo della sua Citroen C3. Il suo primo avversario, l’altro finlandese Lauri Joona, veleggia a più di un minuto di distacco (11esimo assoluto). Nono posto per Fourmaux, mentre Oliver Solberg dopo un venerdì movimentato risale fino alla decima posizione assoluta.

M-Sport e Neuville gareggiano invece come comparse. La squadra britannica ha rimesso in gara le vetture di McErlean e Munster, non quella di Sesks per il quale è a rischio anche la partecipazione all’Acropoli. Neuville invece attende la giornata di domani per racimolare qualche punto nel Super-Sunday che tanto gli aveva fruttato la scorsa stagione. Anche quest’anno un Rally di Sardegna amaro per l’iridato in carica. Ma se l’anno scorso aveva significato una piccola sbandata in un percorso pressoché perfetto, ora ha tutta l’aria di essere la resa definitiva di una stagione cominciata male e che prosegue peggio.