Come nel 2024, saranno ancora Sebastien Ogier e Ott Tanak a giocarsi la vittoria del Rally Italia Sardegna. Il pilota Toyota e l’estone di Hyundai, al termine di questo difficile, duro e complicato sabato di gara, si ritrovano ancora una volta l’uno contro l’altro, esattamente come 12 mesi fa dove, sulla Power-Stage, fu Tanak a festeggiare.
Ogier ovviamente non vuole che la storia si ripeta. Avrebbe voluto avere un vantaggio più ampio degli 11,1″ che separano i due protagonisti di questo weekend sardo, ma a differenza di Tanak, non a suo agio al 100% a bordo della I20 Rally1, Ogier può contare su una Toyota Yaris eccellente e permettersi il lusso di gestire con l’immensa classe che da sempre lo contraddistingue.
Tanak-Ogier e poco altro. Sempre loro due si sono scambiati le prime posizioni sulle tre prove percorse questo pomeriggio. Le prime due sono state appannaggio del pilota di Alzenau, l’ultima, la Tula-Erula, ha sorriso al francese. Nel mentre, alle loro spalle, Kalle Rovanpera si gode la sfida da una posizione privilegiata, un terzo posto che sembra essere il massimo ottenibile dal bi-iridato finlandese in questo evento. Non ci ha neanche provato Kalle a tenere il ritmo degli altri due, limitandosi a svolgere il “compitino” e arrivare in fondo a questo pomeriggio molto complesso.
Per capire quanto complesso, citofonare a casa di Adrien Fourmaux. Dopo i brividi della mattinata, il #16 si è ripetuto questo pomeriggio, capottando la propria I20 e rovinando definitivamente la sua gara. Non che a Thierry Neuville, sempre parlando di piloti Hyundai, sia andata particolarmente meglio. Per il belga, ripartito dopo il dramma sportivo di ieri, una giornata di transizione nell’attesa di una domenica con il coltello tra i denti, ma la posizione di partenza non favorirà l’iridato in carica, quindi la possibilità di raccogliere punti concreti e salvare un fine settimana che fino a questo momento è da buttare, pare molto difficile.
La prova speciale numero 11 ha visto anche il sorpasso di Elfyn Evans ai danni di Sami Pajari. L’attuale leader della classifica mondiale scavalca il giovane compagno finlandese, nonostante entrambi siano incappati in una foratura proprio a Monte Lerno. Evans è stato più lesto di un Pajari che già aveva diminuito il proprio passo, salvo poi decidere di fermarsi a sostituire la gomma forata onde evitare ulteriori danni o un precoce ritiro che sarebbe stato molto più grave del far passare il gallese. Entrambi, naufragati a più di 4 minuti dal vertice, hanno poco da chiedere a questa giornata. Il solo Evans proverà domani a strappare qualche punto extra, ma un quarto posto qui, con queste condizioni di superficie, valgono davvero oro in ottica iridata.
Il sesto posto è per un grande Nikolay Gryazin su Skoda Fabia Rally2. Certo, il “bulgaro” ha sfruttato diverse uscite di scena nella classe regina per essere così in alto in classifica, ma tanti meriti sono suoi. Una grande prestazione, chissà se qualcuno in alto possa mai prenderlo in considerazione: almeno un’occasione se la meriterebbe per comprovare il suo valore anche tra i “grandi”.
Il settimo posto è di Takamoto Katsuta, rallentato anch’egli da una foratura nella prova d’apertura del pomeriggio, ma a vista del sesto posto di Gryazin lontano solo una decina di secondi. Ottavo è Oliver Solberg su Toyota Yaris Rally2, mentre la top ten è completata dal leader di WRC2 Emil Lindholm (con brivido, visto l’allarme pressione dell’acqua apparso sul dashboard della sua Skoda durante la speciale 12) e dal secondo nella categoria di supporto Lauri Joona, sempre su Skoda.
La giornata di domani prevede la disputa di due prove speciali, da ripetersi due volte, per circa 77 Km contro il tempo. Si tratta di due stage inediti: la San Giacomo-Plebi di 25,19 Km e la Porto San Paolo di 13,70 Km, teatro anche della Power-Stage finale che deciderà questo Rally Italia Sardegna 2025.
CLASSIFICA RALLY ITALIA SARDEGNA