Quattro gare disputate, tre vittorie ed un secondo posto, in Spagna, chissà se Sebastien Ogier, meritato vincitore al Rally d’Italia Sardegna, ha mai pensato di puntare al mondiale piloti (fermo da anni a quota 8) e, magari, cercare di raggiungere il connazionale Loeb, a quota 9 ?

Intanto Sebastien Ogier, navigato da Vincent Landais, ha raggiunto quota 5 vittorie in Sardegna, un ulteriore stimolo per il mondiale sempre più avaro di protagonisti ed interesse.

Ma il brivido, Ogier, lo mette in Power Stage quando fa un testacoda e relativa retromarcia, alla fine perde una decina di secondi dall’estone e non fa punti nella prova conclusiva.

Una gara per certi versi falsata da quell’ordine di partenza che penalizza chi il mondiale vorrebbe vincerlo, infatti Evans e Rovanpera hanno faticato tantissimo nelle prime prove speciali del Venerdì, dicendo addio ad ogni sogno di gloria.

Parte forte Hyundai ma poi emerge ancora Toyota con Ogier, che da gran campione, indirizza la gara come vuole lui. Il solo a resistergli è Ott Tanak (Hyundai) sempre vicino ma mai in grado di sopravanzarlo se non in alcuni parziali cronometrati.

L’estone si accontenta del secondo posto mentre Kalle Rovanpera (Toyota), chiude sul terzo gradino del podio, in una gara ricca di insidie. La Ford non pervenuta, Neuville out, poi ripartito, questa gara riapre il mondiale.

Power stage per Rovanpera, stupito di essere andato cosi forte, davanti a Neuville e Tanak.

Evans ultimamente sembra accontentarsi troppo, veleggia in posizioni arretrate anche sull’isola sarda, i compagni Ogier e Rovanpera lo braccano e Tanak sembra l’unico “non Toyota” a poter dire la sua.

Toyota anche tra le Rally 2 con la vittoria di Oliver Solberg, non iscritto in questa gara nel WRC2, davanti a Gryazin (Skoda) che ci ha provato sino all’ultimo per poi forare e accontentarsi del 2° posto (anche il russo non era iscritto al WRC2).  Terzi tra le Rally 2, ma vincitori del WRC2 sono Roberto Daprà e Luca Guglielmetti (Skoda).