E’ partito anche il Rally di Sardegna, nelle belle, polverose e calde prove speciali. Shakedown positivo ieri, che ha messo in chiaro le condizioni che avrebbero caratterizzato tutto il weekend. La mattina di oggi si è aperta con tre prove, dove Sa Conchedda ha potuto dire la sua con poco più di 27 km.
Sebastièn Ogier parte subito forte; non dovendo aprire la strada, il francese ha trovato le condizioni migliori per poter spingere sin da subito. Un po’ meno contento Elfyn Evans. Il capitano del campionato deve lottare con lo scarso grip in apertura, accusando quasi un secondo al chilometro dal compagno di squadra. Con l’avanzare dei chilometri la situazione non migliora e deve arrendersi all’infausto destino di apripista.
Adrien Fourmaux invece fa la differenza. La seconda guida Hyundai inizia a spingere nella seconda speciale, segnando un buon terzo tempo nonostante un piccolo errore senza danno. Sferra l’attacco decisivo in Sa Conchedda, dove in un colpo solo supera Thierry Neuville e Sebastién Ogier portandosi in testa alla corsa con 2.9″ di vantaggio. Una botta di orgoglio e positività per il pilota n.16.
Malissimo invece Ford. Il rally è iniziato da pochissimo e rimane soltanto un superstite; Jourdan Serderidis deve portare la bandiera M-Sport. Martins Sesks cappotta, mentre Gregoire Munster danneggia la sospensione e non è in grado di partire per la terza prova speciale. Josh McErlean strappa direttamente una ruota, dovendo chiaramente dare forfait.
Dopo tre prove, che hanno decimato la classifica, vediamo Adrien Fourmaux in testa per 2,9″ su Thierry Neuville. Terzo Sebastièn Ogier a 8,1″ seguito dalla Hyundai di Ott Tanak per nove decimi. Perde terreno Sami Pajari per colpa di una foratura lenta, scendendo al quinto posto. Takamoto Katsuta insegue per 4,5″, mentre le altre due Toyota di Kalle Rovanpera e Elfyn Evans sono più attardate rispettivamente di 30,6″ e 41,2″.