Ott Tanak e Martin Jarveoja su Hyundai I20 Rally1 vincono il Rally dell’Acropoli. Il duo estone conquista il primo successo stagionale per la casa di Alzenau, mettendo fine al dominio Toyota nel WRC che aveva visto trionfare solo le Yaris nei primi 6 appuntamenti della stagione.
Alle spalle di Tanak completano il podio l’intramontabile Sebastien Ogier, secondo, e l’altra Hyundai di Adrien Fourmaux, al secondo podio stagionale dopo quello ottenuto al Rally di Montecarlo in apertura di stagione.
Digiuno finito quindi per Hyundai, che torna a festeggiare il gradino alto del podio e lo fa con il pilota che, fino ad oggi, è l’unico ad aver trovato una quadra con la I20 Rally1 in versione 2025. La gara ellenica, già di per se tosta e complicata per via del fondo sconnesso, ha visto in Tanak l’assoluto protagonista. Assunta la vetta della classifica dopo la sesta speciale, l’estone non l’ha più lasciata, incrementando passo dopo passo il proprio vantaggio nei confronti di Adrien Fourmaux, avversario principale fino all’errore di sabato mattina che lo ha allontanato dal vertice, e Sebastien Ogier poi. Tanak ha sofferto nell’ultima speciale per un problema al cambio che ha messo a rischio la sua vittoria proprio sul finale.
Il francese di Toyota, a caccia del terzo successo consecutivo ed il quarto stagionale, ha provato a mettere la solita pressione a Tanak, ma la sua velocità non è bastata a destabilizzare l’estone. Alla sua ultima apparizione nel WRC prima di una lunga pausa estiva (rivedremo Ogier solamente in Cile), Ogier può ritenersi soddisfatto per la vittoria del Super-Sunday e della Power-Stage, sottolineando se ancora non bastasse la sua importanza nello scacchiere Toyota per il costruttori, considerate le difficoltà di adattamento ai nuovi pneumatici Hankook di Rovanpera, uno dei più delusi di questo Rally dell’Acropoli e l’imprevedibilità di Takamoto Katsuta, ancora una volta fermatosi sabato per un suo errore. Anche se Hyundai sta vivendo una crisi tecnica importante, mitigata dal successo di Tanak e dal podio di Fourmaux, servono anche le prestazioni di Ogier per riconfermarsi campioni.
Crisi Hyundai si, perché Alzenau festeggia la prima vittoria stagionale, ma deve fare i conti con un Campione del Mondo in sofferenza. Stiamo parlando di Thierry Neuville, che ha vissuto un weekend nerissimo. Se in Sardegna un suo errore lo ha estromesso dalla lotta, questa volta sono state le numerose forature ed un problema tecnico patito oggi a rallentare il belga, che non l’ha presa molto bene soprattutto per quanto riguarda i problemi sofferti alle coperture, lasciandosi andare a degli sfoghi di frustrazione che non sono passati inosservati, soprattuto in casa Hankook. Noi ci siamo mossi in prima persona interpellando i vertici del gommista coreano dopo le parole dure del belga, ricevendo un commento di Steven Cho, pervenutoci tramite il suo entourage (che ringraziamo).
“Siamo profondamente immedesimati nelle situazioni che si sono verificate durante un rally dalle condizioni così estreme. Comprendiamo appieno la frustrazione di Thierry, soprattutto quando si compete ai massimi livelli per un campionato. Il Rally dell’Acropoli è conosciuto come uno degli eventi più difficili del calendario WRC e l’edizione di quest’anno è stata particolarmente dura ed estrema. Il nostro team tecnico sta lavorando a stretto contatto con ogni squadra per analizzare i problemi e incorporeremo i feedback dei piloti e dei team nello sviluppo futuro.”
Neuville chiude la campagna greca al quinto posto assoluto, troppo poco per sperare di riconfermare il titolo, lasciando la penisola ellenica con un morale completamente opposto rispetto a quello del 2024, quando la vittoria gli aprì le porte al primo alloro mondiale.
Uno che quel mondiale piloti lo vuole a tutti i costi è Elfyn Evans. Il gallese è stato autore di una gara intelligente e controllata, rimanendo lontano dai guai e chiusa ai piedi del podio. Sono queste le gare dove si può fare davvero la differenza in ottica mondiale. Evans dovrà ora considerare il nuovo rivale Tanak, ma lascia la Grecia con un sorriso e punti importanti per difendere il suo primato.
Menzione per M-Sport e Gregoire Munster, che fino a ieri stavano occupando un’ottima sesta posizione assoluta nonostante i problemi al freno a mano che hanno flagellato le prestazioni del lussemburghese (e di McErlean). Munster è stato costretto a non partire oggi a causa di un problema al flusso della benzina (capitato anche alla Toyota di Sami Pajari). Weekend difficile anche per Martins Sesks, subito rallentato da una foratura. Un augurio invece a Jourdan Serderidis, fermatosi a metà del sabato per un colpo di calore che ha convinto il simpatico pilota privato greco a dire basta. Buona guarigione per lui e la speranza di rivederlo in gara presto!
Alle spalle delle cinque Rally1, ecco i protagonisti del WRC2 a rimpolpare la top ten. Il primo della lista è il vincitore della categoria di supporto Oliver Solberg, il migliore con la sua Toyota Yaris Rally2. Solberg, sesto alla fine è stato autore di un Rally dell’Acropoli davvero maturo, senza commettere sbavature, vincendo in Grecia 20 anni esatti dopo suo padre Petter, quando trionfò con Subaru davanti a Loeb.
Alle sue spalle invece la lotta si è infiammata, con un Yohan Rossel in grado di recuperare posizioni su posizioni dopo il braccetto dello sterzo rotto durante la PS4, giocandosi la piazza d’onore con Gus Greensmith. Alla fine il britannico resiste al ritorno del francese, portandosi a casa una meritata seconda posizione di classe. Nono posto per Kajto Kajetanowicz, decimo lo spagnolo Alejandro Cachon, entrambi su Toyota.
Il WRC da l’appuntamento tra tre settimane, quando la carovana si sfiderà al Rally di Estonia.
CLASSIFICA SUPER SUNDAY – 1. Ogier – 2. Tanak – 3. Evans – 4. Fourmaux – 5. Pajari
CLASSIFICA PILOTI WRC – 1. Evans 150 – 2. Ogier 141 – 3. Tanak 138 – 4. Rovanpera 119 – 5. Neuville 96