Il Rally del Cile, undicesimo appuntamento del Campionato del Mondo WRC 2025, si apre nel segno di Hyundai e di Adrien Fourmaux. E’ il francese infatti il più veloce al termine della prima giornata di gara, che ha regalato un sacco di sorprese e di ribaltoni in classifica.
LA MATTINATA – Giornata particolare quella vissuta dai protagonisti del mondiale in Cile. Nebbia e basse temperature infatti hanno rimescolato le carte nel loop mattutino, favorendo chi partiva davanti, situazione insolita rispetto a quanto siamo abituati nei rally sterrati. Non stupisce quindi vedere Elfyn Evans e Kalle Rovanpera nelle posizioni di vertice dopo le prime due prove, con tutti gli altri ad inseguire le Yaris.
Rovanpera, protagonista nel bene e nel male in queste prime battute. Dopo aver vinto le prime speciali, il finlandese è stato autore di un errore che ha completamente ribaltato la situazione. Fatale la terza prova, con più di un minuto lasciato per strada e un Rally del Cile che ora lo mette nella difficile posizione di predatore anziché preda, dovendo risalire la classifica dalla nona posizione.
Anche Sebastien Ogier ha vissuto una mattinata meno efficace del solito. L’otto volte campione ha faticato con il setup da lui scelto, non trovando mai il guizzo a cui ci ha sempre abituato nel corso della sua carriera (200 partenze nel WRC a proposito, auguri!). Così mentre Evans giungeva al parco assistenza di metà giornata al vertice, il francese doveva accontentarsi del quarto posto assoluto, alle spalle anche delle due Hyundai di Ott Tanak e Adrien Fourmaux.
Hyundai ha dimostrato un buon passo: Tanak è sempre stato a ridosso dei tempi di Evans e Rovanpera, concludendo la mattinata al secondo posto a brevissima distanza da Evans (mezzo secondo), con Fourmaux alle sue spalle in grado di tenere a bada Ogier. L’unico non contento è parso Thierry Neuville, quinto dopo i primi tre stage, anche lui alle prese con qualche problema di assetto.
POMERIGGIO – Con le temperature in ascesa e le strade che andavano via-via asciugandosi, la situazione è tornata più “normale” per un rally di terra. Mentre Evans scivolava indietro, sfavorito dalla posizione di partenza, Tanak prendeva il largo. La prova numero 4 è quella che segna l’avvicendamento al vertice tra il gallese è l’estone, regalando a Sami Pajari la gioia della vittoria di prova, ma non solo.
Anche la successiva quinta prova sorrideva a Hyundai e dava qualche dolore a Toyota. Una tripletta di I20 con Tanak davanti a Fourmaux e Neuville, mentre Evans navigava ai margini della top ten; situazione che porta l’attuale leader del mondiale a perdere ulteriore terreno, superato nella generale anche dalle altre due vetture di Alzenau.
L’ultima prova speciale di giornata regala l’ennesimo colpo di scena, probabilmente fatale per Hyundai e le sue remote possibilità di giocarsi il campionato piloti; Tanak è tradito dal motore della sua I20 ed esce di scena dopo 5 Km, ennesimo ribaltone in classifica ma soprattutto un colpo durissimo per il mondiale dell’estone. La pesante (in ottica iridata) uscita di scena del #8 lascia spazio al vertice per Fourmaux, leader con 1″ di vantaggio su Neuville e 2,3″ su un ritrovato Ogier, vincitore della speciale davanti al belga. Evans chiude la giornata al quinto posto, dietro all’ottimo Pajari visto oggi. Katsuta sesto, davanti a Munster e Rovanpera, incapace di recuperare posizioni “stile-Ogier” in Paraguay.
Nel WRC2, Oliver Solberg combatte contro se stesso. Con Gus Greensmith e Yohan Rossel costretti al ritiro per problemi al motore, allo svedese “basta” vincere qui per aggiudicarsi il titolo di categoria. Nikolay Gryazin resta l’unico in grado di contrastare il passo della Toyota #20, mentre Emil Lindholm completa il podio.
La giornata di domani prevede la disputa di tre prove speciali da ripetersi due volte, per un totale di circa 140 Km contro il tempo.