Seconda parte di questa tappa marathon durissima, soprattutto a livello navigazione. Come abbiamo visto ieri i waypoint hanno dato del filo da torcere, facendo ribaltare considerevolmente la classifica generale. Una generale sempre a vantaggio di Toyota, ma con le giovani leve del team ufficiale a farla da padrone. Seth Quintero e Lucas Moraes però devono fare più di così per risultare competitivi.
Henk Lategan, il ragazzo sotto i riflettori dopo il grande ritorno alla Dakar, sta conducendo una buona gara; aprire la strada in con queste condizioni è molto difficoltoso ma oggi è comunque quinto. Nasser Al-Attiyah cerca di rifarsi, infatti oggi firma la sua 44^ vittoria di tappa. Il pilota Dacia riesce ad imporsi nonostante la penalità di 2′ inflittagli per eccesso di velocità. Solo cinque sono stati i secondi che al termine l’hanno separato da Carlos Sainz. Matthieu Serradori, dopo il forfait di ieri per guai meccanici, oggi ritorna con un ottimo terzo posto dimostrando il potenziale del Century T1+.
Sebastièn Loeb, come sempre, fa parlare di sé. Con il quarto posto a 1’22” dal compagno di squadra in testa, si aggiudica la vetta della corsa. Una vetta comunque provvisoria ed incerta, con Carlos Sainz che è vicinissimo per 30″. Lucas Moraes perde terreno e scende al quarto posto con 56″ di svantaggio seguito da Nani Roma per 2’41”. Il catalano sta dimostrando che la fiducia affidatagli nuovamente da Ford per altri due anni, non è a caso. Oggi infatti, concludendo al sesto posto, ha potuto “rinvigorire” la sua posizione generale.
Non bene ancora Guilleme De Mevius; sembra che il passaggio alla Mini All4 3.0i non sia stato un ottimo passo. Già dalla Dakar ha sofferto di grossi problemi e anche qui in Sudafrica sta faticando parecchio.
Domani si prosegue con altri 254km di speciale, nella penultima giornata di gara prima del finale.