Il Rally dell’Acropoli, settimo evento del Campionato del Mondo WRC 2025, si è aperto con una breve super speciale nel cuore di Atene, che ha visto Ott Tanak e Sebastien Ogier segnare il miglior tempo.
L’iridato 2019 ed il vincitore degli ultimi due eventi disputati in stagione, Sardegna e Portogallo, sono stati i più lesti nel breve stage a favore di pubblico e spettacolo, lasciando Takamoto Katsuta, terzo provvisorio, a 9 decimi di distacco.
Il quarto posto è appannaggio della seconda Hyundai I20 Rally1 di Adrien Fourmaux, a caccia di una prestazione di spessore qui in Grecia. Il francese, dopo il podio a Montecarlo, cerca riscatto dopo alcune gare ben al di sotto delle sue potenzialità.
Il quinto assoluto, Thierry Neuville, è un altro di quei piloti a cui serve disperatamente un bottino importante. Il Rally dell’Acropoli porta al belga ricordi dolcissimi, come la vittoria nel 2022 ed il successo dello scorso anno contro Ogier, che di fatto gli ha spalancato le porte alla conquista del titolo mondiale. Neuville cerca il successo, importante per il morale ma soprattutto per ricucire il distacco da Elfyn Evans, 50 punti avanti nella generale. Non sarà semplice, ma arrivati a metà stagione scatta l’ora della riscossa e, al termine, dei primi bilanci sul futuro.
Sesto è Elfyn Evans, capoclassifica di stagione, pronto ad affrontare una gara che partirà decisamente in salita per lui, considerata la posizione di partenza. Il gallese si è visto rosicchiare i tanti punti conquistati nella prima parte di mondiale, disputata in maniera perfetta, dai suoi compagni di squadra Rovanpera e Ogier. Ma se il secondo ha già chiarito che non prenderà parte all’intera stagione, a partire dalla prossima gara in Estonia che non lo vede nell’elenco iscritti, è il finlandese il “nemico” numero 1 di Evans.
Dalle Canarie infatti Rovanpera è stato il pilota ad aver portato a casa più punti rispetto a tutti (82, contro gli 81 di Ogier e i “soli” 45 di Evans). Il finlandese paga rispetto ad Evans un più lento adattamento alle coperture Hankook, delle quali anche Neuville non ha nascosto un certo malcontento. Situazione che lo costringe ad adattare il suo classico stile di guida alle coperture e non viceversa come ci si aspetterebbe. Rovanpera non si da per vinto, restando uno dei favoriti per il successo finale qui al Rally dell’Acropoli.
L’ottavo posto è di Martins Sesks, con applauso ad M-Sport che è stata capace di sistemare la macchina in tempo per l’evento greco, dopo i gravi danni arrecati dal lettone alla Ford Puma in Sardegna. L’obiettivo di Sesks è quello di fare meglio rispetto al rally di casa nostra, quantomeno cercando di arrivare in fondo senza danni e maturando esperienza in vista delle gare “veloci” più congeniali al #22.
La top ten è completata dalla Toyota Yaris Rally1 di Sami Pajari e dall’altra Ford Puma di Josh McErlean, uno dei migliori di stamattina nell shakedown, addirittura in testa dopo il primo loop, per poi chiudere col sesto miglior tempo assoluto.
La giornata di domani sarà particolarmente dura, per il percorso, per le alte temperature che ci si aspettano e per la mancanza del service park (ci sarà una remote zone di 20 minuti a metà giornata, con ridotta possibilità di intervento sulle vetture). 121 Km e mezzo da disputare, che potrebbero regalare le prime sorprese e i primi verdetti importanti di stagione.