La prima, durissima giornata del Rally dell’Acropoli si chiude nel segno di Ott Tanak e Martin Jarveoja. Il duo estone di Hyundai guida la classifica generale, davanti al compagno di squadra Adrien Fourmaux e alla Toyota Yaris Rally1 dell’inossidabile Sebastien Ogier.
Si sapeva fin dal principio che non sarebbe stato semplice. La Grecia con i suoi sterrati ruvidi, le temperature alte ed una giornata che ha costretto gli equipaggi a saltare il pranzo, non uno scherzo sia dal punto di vista fisico che psicologico. Le forature la hanno fatta da padrone, estromettendo dai primi posti nomi altisonanti, tra i quali bisogna citare Thierry Neuville, già attardato nel loop mattutino per lo stesso problema, e Kalle Rovanpera, anch’egli vittima nel corso della speciale numero 6, apparentemente senza aver toccato nulla di particolare.
Terreno difficile si, ma molti dubbi lasciano anche le gomme Hankook, soggette a diversi cedimenti. La stessa casa coreana nel pomeriggio ha provato a “giustificarsi” presentando una attenta analisi delle condizioni del percorso, nel dettaglio la prova speciale numero 5, Thiva di circa 20 Km. Rocce in mezzo alla traiettoria, solchi di varie profondità e una superficie molto disconnessa sembrano essere le cause delle numerose forature accorse ai tanti protagonisti tra le Rally1 e Rally2, Ma come mai un fornitore di pneumatici è dovuto arrivare a tutto questo?
Gomme a parte, il pomeriggio del Rally dell’Acropoli si apre con Adrien Fourmaux a fare la voce grossa davanti a Tanak e Ogier, mentre il già citato Neuville, protagonista nei piani nobili della classifica durante le prime battute, è costretto ad alzare bandiera bianca per una foratura, scivolando fuori dalla top ten.
La prova numero 6 è ancora terreno di conquista per lo scatenato Fourmaux, più veloce di Tanak e dell’ottimo Gregoire Munster terzo. Ogier perde oltre 16″ dal connazionale di Hyundai e un pò meno di 13 da Tanak, tanto basta per un doppio sorpasso che ora vede l’estone balzare al comando del rally, seguito dal compagno di squadra e dall’otto volte iridato. Questa volta a pagare dazio è Rovanpera: foratura e due minuti persi, facendolo scivolare in “zona” Neuville. Va male anche a Sami Pajari, costretto a ritirarsi nel trasferimento tra la quinta e la sesta speciale. Per lui ripartenza domani con il super rally.
Nell’ultima speciale di giornata, con degli sterrati più fluidi e meno da “sopravvivenza”, arriva il riscatto di Neuville che vince la prova davanti al solito Fourmaux (pilota del pomeriggio e non solo) e a Tanak. Al belga però la prestazione non è sufficiente per sopravanzare Rovanpera, che resta davanti all’iridato in carica di soli due decimi. Ciò si traduce in una peggiore posizione di partenza domani per Neuville, l’ennesima giornata da dimenticare in una annata da dimenticare. Si registra in questa speciale il ritiro di Martins Sesks, non partito per problemi di benzina sulla sua Ford Puma Rally1.
La classifica generale, al termine della giornata, è la seguente. Tanak primo con 3″ di vantaggio su Fourmaux. Ogier completa il podio a 16,9″ dall’estone. Quarto l’ottimo Elfyn Evans a circa 1’20” da Tanak ma ben consapevole di aver evitato guai ed estratto il meglio da una giornata davvero difficile. Quinto è Gregoire Munster su Puma M-Sport, seguito da Takamoto Katsuta, Kalle Rovanpera e Thierry Neuville, che animeranno la giornata di domani in quanto racchiusi in 4″. Chiudono la Top Ten il leader di WRC2 Oliver Solberg su Toyota ed il polacco Kajto Kajetanowicz su vettura gemella, a 53″ dal figlio d’arte.
Divertenti le schermaglie verbali che hanno visto protagonisti Ogier e Tanak alle interviste finali dell’ultima speciale. Se il francese ha annunciato di non aver nulla da perdere e potersi giocare la vittoria anche rischiando, l’estone ha risposto definendo stupide le dichiarazioni del pilota Toyota, reo di pensare esclusivamente al suo tornaconto personale e non agli interessi del team. Nel 2024 ci fu uno scontro simile tra Ogier e Neuville, dove il primo pagò dazio. Vedremo cosa succederà quest’anno.
Altri 123 Km in programma domani, suddivisi su tre prove speciali da ripetersi due volte. Ci si aspettano ancora tante sorprese da questo Rally dell’Acropoli e niente, soprattutto nella parte alta della classifica, è ancora deciso.